49. L’ideale di Dio (8)

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Gatheka Religioso
di Hazrat Inayat Khan

La ragione per cui l’anima cerca l’ideale di Dio è che è insoddisfatta di tutto ciò che la soddisfa momentaneamente. Tutta la bellezza, la bontà e la grandezza che l’uomo attribuisce a Dio è qualcosa che lui ammira e ricerca nella vita. Ammira queste cose negli altri e si sforza di ottenerle per sé;e quando, alla fine dell’esame, scopre che tutto quello con cui viene a contatto di buono, bello o grande è inferiore a quella perfezione che la sua anima sta cercando, allora alza i suoi occhi verso il cielo in cerca dell’Unico Che abbia bellezza, bontà e grandezza, cioè Dio.

Chi non cerca Dio ha, alla fine del suo illusorio viaggio, una delusione. Perché durante tutto il viaggio non trova la perfezione della bellezza, della bontà e della grandezza sulla terra, e non crede né si aspetta di incontrare un simile ideale in Cielo. Tutte le delusioni che sono la conseguenza naturale di questa vita di illusione, spariscono quando una persona ha toccato l’Ideale di Dio, perché ciò che si cerca nella vita lo si trova in Dio.

Ora la questione è: tutta la bellezza, la bontà e la grandezza, per quanto scarse e limitate, si possono trovare sulla terra, ma dove si possono trovare nella perfezione chiamata Dio? A questo si potrebbe rispondere così, che la prima cosa necessaria è credere che esista un Essere come Dio, in Cui la bontà, la bellezza e la grandezza sono perfette. All’inizio non sembrerà nient’altro che una credenza ma col tempo, se la credenza viene mantenuta nella sincerità e nella fede, questa credenza diventerà come l’uovo della fenice, da cui il magico uccello è nato. E’ la nascita di Dio, che è l’uccello dell’anima. Ogni anima è alla ricerca della felicità, e dopo aver rincorso tutte le cose che, per un momento sembravano dargli felicità, scopre che la felicità perfetta non è da nessun’altra parte che in Dio. Questa felicità non può venire soltanto dal credere in Dio. Credere è un processo. Con questo processo il Dio interiore viene risvegliato e reso vivo.

E’ la vita di Dio, che dà felicità. Quando si vedono ingiustizia, falsità, l’inimicizia della natura umana, e a che livello questa natura si sviluppa e culmina nella tirannia di cui persone e popolazioni diventano vittime, sembra esserci un’unica Origine e questa è il centro della vita intera, cioè Dio, nel quale si trova un luogo di salvezza da tutto ciò e la fonte della pace, che è il desiderio più profondo di ogni anima.


Riflessioni quotidiane sui seguenti punti del Gatheka Religioso 49

Primo punto: “Chi non cerca Dio ha, alla fine del suo illusorio viaggio, una delusione.”

Contemplazione: E’ il nostro cercare/ desiderare ardentemente che fa di Dio una Realtà.

Secondo punto: “Tutte le delusioni che sono la conseguenza naturale di questa vita di illusione, spariscono quando una persona ha toccato l’Ideale di Dio, perché ciò che si cerca nella vita lo si trova in Dio.”

Contemplazione: Comprendiamo questo livello d’amore che si manifesta esteriormente nell’indifferenza, o lasciamo che le nostre aspettative ci portino a una delusione?

Terzo punto: E’ la vita di Dio, che dà felicità . -- Questa felicità non può venire soltanto dal credere in Dio. Credere è un processo. Con questo processo il Dio interiore viene risvegliato e reso vivo.

Contemplazione: ( dal Gayan, Hazrat Inayat Khan) “ La vera spiritualità non è una fede fissa o un credo; è il nobilitarsi dell’anima elevandosi al di sopra delle barriere della vita materiale”.

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