50. L’Ideale di Dio (9)
Gatheka Religioso
di Hazrat Inayat Khan
L’ideale di Dio ha lo scopo di risvegliare Dio nell’anima, in modo che possa realizzare la sua Regalità. E’ questo a cui si allude nella preghiera di Cristo, in cui si dice: “ Venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua Volontà”. Ed è in questa realizzazione che il regno di Dio viene; e quello che consegue è che viene fatta la Sua Volontà. Ma quando una persona non sa chi è il re, non sa cos’è il regno.
Il Regno della terra, dal momento in cui l’uomo è evoluto così tanto da comprendere i suoi affari, è stato instaurato, dove l’uomo ha imparato la prima lezione quando ha saputo innanzitutto che cosa significa un re, che cosa significa un regno, ha saputo che c’era qualcuno ai cui ordini tutti obbedivano, grandi o piccoli che fossero, nel regno. Chi è in una posizione altolocata ed è il giudice di tutti coloro che meritano onore e rispetto , chi possiede un tesoro nel regno; chi è come una Madre e un Padre dei suoi sudditi. Una volta questo veniva imparato e dava a una persona un insegnamento per comprendere cosa significa un regno, quando un bambino dopo aver giocato con le sue bambole comincia a comprendere le preoccupazioni della famiglia.
Il passo successivo veniva fatto sul sentiero spirituale quando veniva riconosciuta la gerarchia spirituale. Il profeta o il gran sacerdote veniva riconosciuto, poiché rappresentava il capo spirituale. Poi c’era la gerarchia. E in questo modo il passo successivo veniva fatto con la realizzazione che non è l’ambiente esteriore, il denaro o le proprietà che creano un re, ma è la realizzazione spirituale che può rendere una persona più grande di un re nonostante tutta la regalità che lo circonda. E questo veniva dimostrato alla gente quando il re, che veniva riconosciuto come il capo e la guida della comunità, si recava a capo chino, davanti al gran sacerdote e si inginocchiava nel luogo di preghiera.
Questo forniva la lezione successiva che la regalità non consiste nella ricchezza esteriore ma nella spiritualità poiché anche il re rimane umilmente alla porta dell’uomo che ha realizzato Dio.
Una volta fatto questo passo, allora c’era il terzo passo, ed era vedere che l’alto prelato, considerato tale anche dal re, si inginocchiava e chinava il capo al Signore, Re dell’umanità mostrando che la sua grandezza era polvere davanti a Dio, a cui solo appartiene tutta la grandezza. Quando la grandezza di Dio venne realizzata, Dio fu glorificato e lo scopo dell’aristocrazia fu compiuto, perché non era altro che una prova prima della battaglia. Quando l’uomo ha realizzato che è soltanto davanti a Dio che l’uomo deve prostrarsi, che solo Dio è ricco e tutti sono poveri, e che solo la giustizia e la saggezza di Dio sono perfette, allora davanti a lui la regalità del re e la santità del grande sacerdote svaniscono; davanti a lui rimane soltanto l’unico Re dei re; da Lui dipende e in Lui cerca rifugio in tutte le diverse situazioni della vita.
Dopo aver compiuto questi tre passi verso la meta, scopre che la meta è del tutto diversa dalla via che ha intrapreso. E la meta era scoprire le tracce di quel Re dentro se stesso, la scintilla di quella luce divina che è l’illuminazione del proprio cuore, un raggio del Sole che è la luce dell’intero universo. E così viene sviluppata l’auto-realizzazione in cui l’anima scopre la saggezza, l’illuminazione e la pace, che erano lo scopo dell’Ideale di Dio.
Riflessioni quotidiane sui seguenti punti del Gatheka Religioso 50
Primo punto: L’ideale di Dio ha lo scopo di risvegliare Dio nell’anima, in modo che possa realizzare la sua Regalità.
Contemplazione: “ Attiraci sempre più vicino a Te in ogni istante della nostra vita Finché in noi si rifletteranno la Tua grazia, la Tua gloria, la Tua saggezza, la Tua gioia e la Tua pace. Amen” (dalla Preghiera Saum)
Secondo punto: “ la realizzazione spirituale che può rendere una persona più grande di un re nonostante tutta la regalità che lo circonda”
Contemplazione: Possiamo arrivare a valutare profondamente la nostra realizzazione spirituale nel contesto di questa affermazione. Possiamo chiederci: mi identifico con la mia eredità divina al di là dei limiti del mondo materiale?
Terzo punto: Quando la grandezza di Dio venne realizzata, Dio fu glorificato e lo scopo dell’aristocrazia fu compiuto.
Contemplazione: Possiamo chiederci: Realizzo la grandezza di Dio? Il mio sé inferiore si inchina a questa grandezza? In questa resa vengo elevato alla vera aristocrazia e alla nobiltà della mia anima?
Quarto punto: La meta era scoprire le tracce di quel Re dentro se stesso; la scintilla di quella luce divina che è l’illuminazione del proprio cuore.
Contemplazione: Rivelaci la Tua luce divina che è nascosta nella nostra anima Così da poter conoscere e comprendere meglio la vita.( dalla Preghiera Khatum)
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