41. Il Movimento Sufi
Gatheka Religioso
di Hazrat Inayat Khan
Ci si chiede che cos’è questo movimento? E’ un movimento religioso, è un movimento filosofico o un movimento sociale? In realtà questo Movimento è la risposta al grido dell’umanità. La risposta di Chi? La risposta di Dio. Anche se è un movimento religioso, non è un movimento per fare propaganda ad un credo particolare. E’ un movimento religioso nel senso che questo movimento dovrebbe portare la pace tra i seguaci di tutte le religioni. E’ un movimento religioso nel senso che tutti noi possiamo imparare, qualunque sia il nostro credo o la nostra fede, qualunque possa essere stata la fede dei nostri antenati, che tutti noi possiamo imparare a rispettare la religione di un altro. E, così facendo possiamo elevarci a questo livello di comprensione quando consideriamo una religione come la somma totale di tutte le religioni. In quel momento ci eleviamo al di sopra delle differenze e delle distinzioni che derivano dal ristretto modo di vedere dell’uomo, dalla sua limitatezza; e incominciamo a comprendere che il nome e la forma di questa o quella religione sono soltanto una copertura; una copertura sulla religione che sempre è stata, che è e che sempre sarà.
Dio è uno; la verità è una. Come possono esserci due religioni? C’è una religione, un’unica religione. E’ a causa della meschinità della natura umana che l’uomo ha tolto a forza credibilità al suo simile. Se c’è stata una religione è stata una sola religione in qualsiasi epoca del mondo, seguita da qualunque popolo o nazione. Sì, viviamo in diverse terre, ma sotto un unico cielo. Lo stesso abbiamo molte chiese ma un unico Dio, molte sacre scritture ma un’unica saggezza, molte anime ma un unico spirito, lo spirito unico di Dio.
E’ per comprendere questo ideale che abbiamo questo Movimento; e abbiamo numerosi e diversi modi in cui studiamo e mettiamo in pratica questo ideale. L’aspetto devozionale del nostro Movimento è questo, questo Servizio. Queste candele rappresentano la luce delle diverse religioni conosciute nel mondo, e su questo altare vedrete i diversi testi sacri che grandi anime di quando in quando hanno dato all’umanità. E’ una cerimonia e tuttavia le abbraccia tutte. Su questo altare ci sono la Githa degli Indù, il Corano dei Mussulmani, la Bibbia dei Cristiani, la Cabala degli Ebrei. Questo cosa significa? Che sul nostro altare mettiamo la saggezza, non il nome. Che cos’è la Cristianità? Vera saggezza, lo Spirito di Cristo. Che cos’è lo Spirito di Cristo? E’ lo spirito che ha sempre unito l’umanità e che sempre la unirà. Se c’è una Cristianità è questa: elevarsi al di sopra delle distinzioni e delle differenze che dividono l’umanità, l’umanità che deve unirsi in un’unica fratellanza nella Paternità di Dio.
Ci sono alcuni tra noi che forse gradirebbero un culto informale. Non ci sono limitazioni. Che tu venga ad un culto con una cerimonia o ad un culto informale, non importa, basta che si perseguano Dio, che è il padre dell’umanità, e la ricerca della Sua verità.
Chiamiamo forse infedeli i membri del nostro Movimento se si recano in una chiesa o partecipano a un altro culto? Mai. A qualunque culto, chiesa, cerimonia andranno con lo stesso stato d’animo di quando vanno a un culto universale, ovunque andranno con lo stesso sentimento, riceveranno la benedizione di Dio. Questo non dimostra forse che, di volta in volta, quando il vero ideale religioso si è confuso, allora il Messaggio è giunto all’umanità, e non per una sola comunità ma per il mondo intero?
E all’obiezione: siete veramente pochi, si potrebbe rispondere: “In realtà no.” I membri di questo particolare Movimento possono essere limitati, ma i membri del nostro ideale non sono limitati in questo mondo. Abbiamo milioni e milioni e milioni di membri nel mondo. Quando procediamo con cuore aperto, con un pensiero di fratellanza (di famiglia) quando apriamo le braccia e accogliamo senza chiedere: di che nazionalità, razza, fede, religione sei, allora sicuramente diventiamo fratelli (famiglia) dell’umanità e l’umanità diventa nostro fratello (la nostra famiglia).
Riflessione quotidiana sui seguenti punti del Gatheka Religioso 41
Primo punto: Pir-o- Murshid Hazrat Inayat Khan nella lettura dice: “Dio è uno, la verità è una.”
Contemplazione: ripeti la frase “Dio è uno, la verità è una” ogni volta che separazione, distinzioni e differenze si presentano nel cuore e nella mente.
Secondo punto: Pir-o- Murshid Hazrat Inayat Khan nella lettura dice: “l’umanità che deve unirsi in un’unica fratellanza( e sorellanza) nella Paternità (genitorialità) di Dio.”
Contemplazione: Unità all’interno del proprio essere e nel mondo.
Terzo punto: Pir-o- Murshid Hazrat Inayat Khan nella lettura dice: “I membri di questo particolare Movimento possono essere limitati, ma i membri del nostro ideale non sono limitati in questo mondo. Abbiamo milioni e milioni e milioni di membri nel mondo.”
Contemplazione: Unità all’interno del proprio essere e nel mondo.
Quarto punto: Pir-o- Murshid Hazrat Inayat Khan nella lettura dice: “Quando procediamo con cuore aperto, con un pensiero di fratellanza (di famiglia) quando apriamo le braccia e accogliamo senza chiedere: di che nazionalità, razza, fede, religione sei, allora sicuramente diventiamo fratelli (famiglia) dell’umanità e l’umanità diventa nostro fratello (la nostra famiglia).”
Contemplazione: Unità all’interno del proprio essere e nel mondo.